Ciao, sono Paola Rueca e oggi ti parlo un po’ di me.
Nel lontano 1987 mi sono diplomata come infermiera professionale e ho subito deciso che ero più affine al mondo della medicina veterinaria.
Allora la figura dell’infermiere veterinario non esisteva! Ho fatto prevalentemente la toelettatrice per poco più di un anno e poi, quando stavo per lasciar perdere tutto, un veterinario mi disse che una grossa clinica cercava infermieri e mi convinse che valeva la pena almeno andare a fare un colloquio. Il 16 Giugno del 1989 ed ho parlato con le Dottoresse Tosi e Lebeau, il giorno dopo ho iniziato a lavorare e non mi sono più fermata.
Mi sono inserita in un ambiente stimolante e in continua crescita con medici molto motivati e desiderosi di crescere e fare la differenza nella realtà veterinaria romana e, forse, italiana.
Ho avuto la grande fortuna di conoscere il Dottor Matteo Tommasini Degna, con cui lavoro in piena armonia e comunione d’intenti da 35 anni: uno stimolo continuo, sempre pieno di entusiasmo e sempre avanti agli altri ma senza per questo mettersi mai su un piedistallo; mi ha dato l’opportunità di crescere e colmare le mie lacune professionali spingendomi a cercare di fare sempre di più e sempre meglio. Dal piccolo centro in cui eravamo siamo passati in una struttura molto più grande facendoci perdere la “conduzione familiare” per diventare una grande azienda a tutti gli effetti.
Non è stato facile, ma sicuramente stimolante soprattutto perché sempre in prima linea a imparare e fare, fare sempre di più.
La progettazione della chirurgia del nuovo centro mi ha visto in prima linea insieme al Dottor Tommasini Degna ed ho avuto la possibilità di studiare i dettagli, i mobili, la divisione degli ambienti, la definizione dei percorsi con grandi soddisfazioni; ora tante le svilupperei in modo diverso ovviamente, ma ho potuto prendere coscienza di tante nozioni fondamentali per il buon funzionamento di una chirurgia.
Mi sono trovata a lavorare in chirurgia a 360°: come tecnico, come aiuto chirurgo, come aiuto anestesista, come magazziniere, come infermiere di pronto soccorso e tanto altro ancora e poi ad ampliare i miei confini occupandomi di radiologia, di sicurezza sul lavoro, di turnistica, di gestione degli stupefacenti, di gestione dei tirocinanti veterinari e tecnici, sia Italiani che stranieri; non da ultimo sono sempre stata coinvolta in prima linea nella gestione dell’igiene degli ambienti e nella prevenzione delle “infezioni nosocomiali” ora definite ICA (infezioni correlate all’assistenza), argomento stimolante e sempre più fondamentale in una struttura veterinaria considerato il momento storico in cui viviamo in cui la parola d’ordine è multiresistenza con tutto quel che ne consegue.
“Mi piace poter trasmettere ai giovani il mio bagaglio culturale e soprattutto la mia passione”
Ho avuto la fortuna di essere coinvolta e di conoscere i principi di qualità dell’ISO 9001 per applicarla alle varie sfaccettature del mio lavoro e devo dire che da degli strumenti veramente preziosi.
Sempre grazie al Dottor Tommasini Degna ho avuto modo di conoscere il Dottor Appicciutoli e la casa Editrice Poletto che mi hanno chiesto di scrivere il primo libro italiano di tecniche infermieristiche veterinarie e dopo quindici anni ho potuto scrivere la seconda edizione per aggiornarlo e renderlo attuale, una grande soddisfazione.
Quello che dico sempre quando parlo del mio lavoro è che sono una persona molto fortunata perché faccio un lavoro che amo! Posso brontolare, stressarmi, essere esageratamente stanca, ma non vorrei fare altro. Da qualche anno a questa parte ho potuto inserire anche un’altra attività che in modo diverso ho sempre fatto sul campo e che ora si è definita e concretizzata: insegno tecniche infermieristiche ai futuri tecnici veterinari presso VeTech School di Roma e questo mi da una soddisfazione incredibile, mi riempie di gioia!
Mi piace poter trasmettere ai giovani il mio bagaglio culturale e soprattutto la mia passione per essa e i miei “trucchetti”, imparati con l’esperienza e con gli errori, nella speranza che loro possano evitarli e partire da più in alto. Anche in questo si cresce.
Si cresce sempre e ogni volta che un tecnico mi parla e ascolta i miei suggerimenti e mi dice che ciò che gli ho detto gli è servito tantissimo, io arrivo a volare dentro di me.
“Ho scritto il primo libro italiano di tecniche infermieristiche veterinarie con Poletto Editore e dopo quindici anni abbiamo pubblicato la seconda edizione.”
Ora cosa offro?
La mia esperienza, la mia passione, la mia manualità